Tanden - significato del termine - Sito Endogenesi

Vai ai contenuti

Tanden - significato del termine

fondamenti dell'Aikido

Nell'agosto 2008 è stata concessa a Wikipedia, l'enciclopedia libera su Internet, l'autorizzazione ad utilizzzare informazioni contenute in questa pagina per la stesura della voce enciclopedica "Aikido"

___________________________________________________________________________________________________

丹田


Esistono tre sedi naturali in cui si localizza il Ki 氣 e nella lingua giapponese esse sono denominate tanden 丹田.
Queste non sono però delle vere e proprie sedi fisiche, materiali, corporee, ma sono dei punti virtuali dove viene localizzata la cosiddetta presenza mentale del praticante e precisamente:

1. Seika tanden 臍下丹田 anche denominato kikai tanden 気海丹田
E' la sede viscerale, localizzata attraverso la presenza mentale del praticante nel cosiddetto seika no itten, un punto psicofisico immateriale a circa 4 centimetri sotto dell'ombelico. In questa sede avvengono le interazioni con le energie basali che provengono all'uomo direttamente dalle forze vitali più profonde della natura collegate con il senso della vita e della morte.
Il
seika tanden 気海丹田 è intimamente correlato a ciò che i giapponesi identificano più in generale con il termine hara , cioè la postura dell'uomo intesa come atteggiamento fisico del corpo in correlazione con l'atteggiamento e la disposizione d'animo e l'espressione della qualità della vita interiore di una persona.
Dal punto di vista della capacità di movimento dinamico del corpo nelle arti marziali giapponesi, l'
hara 腹 ed in particolare il seika no itten, costituiscono la sede psicofisica della presenza mentale del praticante, il quale porta in questa sede il centro della propria stabilità psicofisica e della generazione dei propri movimenti corporei.
Questo è il centro vitale dell'Uomo anche secondo il
Buddhismo Zen .
Questo centro vitale localizzato alla base dell'
hara 腹, compendia quelle funzionalità che nella tradizione induista sono attribuite ai due chakra inferiori: il Muladhara ed il Svadhishthana chakra .

2. Chudan tanden 中段丹田
E' la sede mediana localizzata attraverso la presenza mentale del praticante in corrispondenza del plesso solare. Secondo la tradizione orientale questa è la sede relazionale dell'uomo: per quanto riguarda la vita interiore questo centro vitale pone in relazione il centro inferiore del
kikai tanden con il centro vitale superiore del jodan tanden, mentre per quanto concerne la vita di relazione con l'esterno esso pone in relazione il sentire dell'uomo con l'ambiente e gli altri esseri a lui circostanti.
Questo centro vitale ha le funzionalità corrispondenti a quelle che nella tradizione induista sono attribuite ai due
chakra mediani denominati Manipura ed Anahata chakra .

3. Jodan tanden 上段丹田
E' la sede superiore dei centri vitali dell'uomo, che il praticante localizza attraverso la presenza mentale in corrispondenza del punto situato fra le sopraccìglia degli occhi e che si avvale delle funzionalità corrispondenti a quelle che nella tradizione induista sono attribuite i tre chakra superiori: il
Vishuddha, l'Ajna ed il Sahasrara chakra .
Il Ki
è l'energia vitale che percorre i centri vitali e li rende funzionali e capaci di svolgere il loro compito essenziale per il mantenimento in vita dell'essere umano.
Nelle arti marziali orientali esistono tecniche particolari che sono in grado di provocare il collasso di questi centri vitali, agendo sul normale fluire del Ki 氣 e le sue interazioni fra i tanden: sono i cosiddetti colpi mortali, i quali sono portati in punti del corpo umano non necessariamente corrispondenti alle localizzazioni dei tre tanden, in quanto in questi casi si sfrutta l'effetto reflessologico esistente nell'interazione fra le parti del corpo umano con i vari centri vitali con cui la parte stessa interagisce nell'espletare le proprie funzioni vitali.
I tre centri vitali presi in considerazione nell'Aikido, corrispondono ad altrettanti centri già utilizzati nella disciplina dello
yoga, denominati bandha. (बन्ध in sanscrito)
Questo termine è specifico dello yoga e significa legame, unire insieme, od anche afferrare, prendere. Esprime l'azione del fissaggio posturale eseguito contemporaneamente sia a livello fisiologico sia a livello delle energie interiori localizzate nei chakra, i centri vitali secondo lo Yoga. Esistono tre diversi livelli corporei in corrispondenza dei quali viene eseguito il cosiddetto fissaggio posturale (
bandha) durante la pratica del pranayama (esercizio fondamentale dello Yoga e prerequisito per ogni altro tipo di esercizio yogico). Uno degli scopi di questi fissaggi, sempre compiuti sia a livello fisiologico sia sul paino energetico, è quello di favorire il flusso dell'energia vitale detta kundalini dai chakra più bassi verso quelli superiori.
I fissaggi posturali sono gerarchicamente ordinati da quello fisiologicamente localizzato più in basso verso quello fisiologicamente localizzato più in alto e ciascuno di essi funge da prerequisito al successivo dal momento che le energie interiori (
kundalini) fluiscono seguendo l'asse della colonna vertebrale (susumna) a partire dalla loro radice fisiologicamente localizzata alla base degli organi genitali, fino al chakra più elevato fisiologicamente localizzato alla sommità del cranio.
Le tre bandha dello yoga sono le seguenti:
Mula Bandha: fissaggio posturale a livello della radice che coinvolge, sul piano energetico, i due chakra inferiori: iniziando dallo aswini mudra cioè il fissaggio posturale dello sfintere anale e di quelli urogenitali, si avvia a livello energetico attraverso un opportuno ritmo del pranayama un'azione dapprima sul muladhara chakra, coinvolgendo poi con progressivi fissaggi posturali anche lo svadhishthana chakra. Questo fissaggio posturale della zona corporea che si estende dal perineo alla regione del coccige fino ad arrivare a circa 4 centimetri al di sotto dell'ombelico, costituisce l'azione conosciuta anche come triplice fissaggio posturale della radice, cioè l'azione del mulabandha.
Uddhyana Bandha: fissaggio posturale a livello del diaframma e del plesso solare, corrispondente sul piano energetico ai due chakra mediani denominati manipura ed anahata chakra ..
Jaladhara Bandha: fissaggio posturale a livello della gola e delle vertebre cervicali fino al cranio, corrispondente sul piano energetico ai tre chakra superiori: iniziando dal vishuddha chakra e relativo fissaggio posturale corrispondente alla zona fisiologica della gola ed del rachide cervicale, coordinando il flusso delle energie interiori (kundalini) verso i centri superiori dello ajna chakra e del sahasrara chakra .
Maha Bandha: i tre fissaggi posturali (bandha) precedenti, eseguiti in sinergia fra di loro in un fissaggio posturale unico e globale.

torna ad inizio pagina


Torna ai contenuti